Faq
1. In cosa consiste la visita urologica?
La visita urologica è una visita medica che viene effettuata dall’urologo, ovvero dal medico specialista nello studio e nella cura delle malattie dell’apparato urinario. Non è dolorosa e non è invasiva.
La visita urologica serve principalmente a diagnosticare: incontinenza, infezioni e calcolosi delle vie urinarie, disturbi legati alle funzioni sessuali, neoplasie, infezioni genitali maschili e femminili, prostatiti (nell’uomo).
2. Visita urologica maschile, in cosa consiste?
Prevede un esame del basso ventre e agli organi genitali ed eventualmente un controllo della prostata attraverso una palpazione del canale rettale. Questo controllo permette di rilevare anomalie come ingrossamenti e tumefazioni sospette.
3. Visita urologica femminile, in cosa consiste?
Alla palpazione del basso addome si associa un controllo ginecologico soprattutto in caso di prolasso vescicale o uterino, condizioni che sono all’origine di fenomeni di incontinenza.
A seconda del problema riscontrato lo specialista può richiedere ulteriori indagini diagnostiche.
4. Quando occorre sottoporsi ad una visita urologica?
La prima visita urologica per l’uomo dovrebbe essere effettuata a vent’anni, per poter verificare che lo sviluppo sessuale sia completo e corretto. Dopo i 50 anni è opportuno un controllo ogni anno, soprattutto per la diagnosi precoce del tumore della prostata.
Nel caso della donna, come forma di prevenzione, la visita si può effettuare ad ogni età.
5. Quali sono gli esami per il controllo della prostata?
Questi esami sono indicati e consigliati a persone di sesso maschile e al di sopra dei 50 anni.
Da questi esami si può riscontrare un eventuale ingrossamento della prostata, soprattutto nei pazienti che urinano male, o nei casi peggiori il tumore alla prostata che andrà operato.
• Visita urologica
• Dosaggio del PSA: esame del sangue che permette di monitorare la patologia maligna della prostata
• Ecografia: permette di vedere le dimensioni della prostata ed eventuali anomalie se presenti
• Esame uroflussimetrico
• Risonanza magnetica multiparametrica (se c’è sospetto di una patologia tumorale)
6. Quali sono le patologie urologiche che colpiscono i giovani?
Nei giovani si manifestano principalmente due patologie: il tumore al testicolo e il varicocele.
Il tumore al testicolo ha una bassa incidenza e colpisce di solito i maschi tra i 15 e i 40 anni, per questo bisogna imparare ad automonitorarsi sin da giovani.
Per constatare se ci sono o meno la presenza di anomalie si consiglia l’autopalpazione del seno alle donne, mentre gli uomini devono valutare un eventuale ingrossamento del testicolo, un nodulo o una variazione di consistenza.
Il varicocele, invece, è una malattia congenita causata da un’insufficienza valvolare che provoca una dilatazione anomala delle vene del testicolo.
Delle volte può essere asintomatico e se viene trascurato può portare all’infertilità poiché non avviene la produzione di spermatozoi.
La visita urologica diventa fondamentale per la diagnosi, è importante effettuarla sin da giovani intono ai vent’anni. Per gli uomini compiuti i 50 anni di età la visita deve essere effettuata annualmente, se c’è stata una familiarità del tumore alla prostata la visita deve essere anticipata ai 45 anni di età ed effettuata ogni sei mesi.
7. Cosa si intende per patologia benigna della prostata?
L’ipertrofia prostatica benigna riguarda l’ingrossamento della prostata che va a ostruire l’uretra. Questa patologia viene trattata con i farmaci, se la prostata ha dimensioni importanti o la vescica ha sofferto l’ostruzione si indica l’intervento chirurgico.
8. Cosa è l’esame del PSA (Antigene prostatico specifico)?
Il test (o dosaggio) del PSA (Antigene Prostatico Specifico) è prescritto agli uomini per scoprire i primi segni di un ingrossamento della prostata e indicare la presenza di possibili malattie della ghiandola come il tumore. Il PSA è una proteina normalmente prodotta dalle cellule della prostata ed è presente in minime quantità nel sangue. L’esame dovrebbe essere eseguito ogni anno dagli uomini con un’età compresa tra i 50 e i 70 anni, anche in assenza di sintomi. Negli individui di età pari o superiore a 40 anni è prescritto se in famiglia sono stati presenti casi di tumore alla prostata.